“Care Colleghe e cari Colleghi, care Studentesse e cari Studenti,

siamo prossimi all’avvio del nuovo anno accademico e desidero fare un grande in bocca al lupo alla Comunità accademica tutta. Ne abbiamo particolare bisogno. (English version below)

Approfitto poi, con questa lettera, per richiamare le scelte fatte per la didattica del prossimo semestre, le azioni intraprese per adeguare le nostre aule e garantire accessi controllati ed ambienti sicuri.

Vorrei però ripartire con lo sguardo rivolto a quanto già fatto nel corso di questi sei mesi per sottolineare ancora una volta come la capacità di garantire la quasi totalità degli insegnamenti del secondo semestre, nonché lo svolgimento degli esami, costituisca un risultato di cui essere orgogliosi. Non sarebbe stato possibile senza lo straordinario slancio di tutti, senza la maturità degli studenti, la qualità dei docenti, la competenza del personale amministrativo, tecnico e CEL. Constatare quanto la nostra comunità si sia rivelata coesa di fronte ad una grande emergenza è stata per me una sorpresa al di là di quanto potessi sperare.

L’anno accademico che si apre pone una nuova sfida: realizzare al meglio e in piena sicurezza tutte le nostre attività.

Un gruppo di lavoro (che ringrazio in modo speciale) ha predisposto l’organizzazione della didattica per il prossimo semestre prevedendo che sarà in forma mista. Per venire incontro agli studenti che avessero oggettive difficoltà a frequentare, sarà comunque possibile assistere online a tutte le lezioni. Attraverso una piattaforma informatica, che sarà lanciata a giorni, ogni studente potrà scegliere se seguire un certo insegnamento in aula o a distanza. Se la massima capienza delle aule non consentirà la presenza simultanea di tutti gli studenti, si procederà a dividere la classe in modo da alternare frequenza in aula e online (cosiddetta “didattica a rotazione”), oppure il corso sarà articolato in due parti: le lezioni teoriche online e i laboratori (o attività analoghe) in presenza con gli studenti suddivisi in piccoli gruppi. Ogni Dipartimento o Corso di Studio comunicherà tempestivamente agli studenti orario e modalità delle lezioni, oltre all’eventuale appartenenza ai vari sotto-gruppi.

Le nostre aule non erano attrezzate per le video-riprese e, nel corso dell’estate, è stata verificata la connessione di rete di ogni aula e si è proceduto all’acquisto delle telecamere. Sono stati inoltre comprati i necessari PC e tavolette digitali, richiesti dai Dipartimenti per l’erogazione dei contenuti formativi. Prevediamo, in tale modo, di mettere a disposizione oltre 300 aule per la trasmissione in diretta streaming delle lezioni.

Si stanno poi predisponendo i percorsi di accesso con la specifica segnaletica, così come saranno indicati esplicitamente i posti in cui sarà consentito sedersi per seguire le lezioni. Disinfettanti personali e da banco saranno resi disponibili. Addetti dedicati provvederanno all’areazione dei locali, seguendo le norme sanitarie.

Per la consultazione del materiale librario, sono state riaperte undici Biblioteche o Sezioni di esse, a cui si accede attraverso l’app Affluences o dietro prenotazione mail. Valuteremo nelle prossime settimane l’estensione dell’orario delle aperture. Mentre i servizi di prestito proseguiranno in modalità contactless. Ricordo poi che, soprattutto pensando a queste ultime giornate d’estate, i cortili del Palazzo centrale, di Palazzo San Felice e del Polo Cravino sono aperti e utilizzabili dal personale e dagli studenti dell’Università.

Un’altra novità importante è che, già in questi giorni, gli appelli di esame della sessione di settembre possono svolgersi in presenza. E, in particolare, raccomando che, nel rispetto rigoroso delle misure sanitarie, si svolgano in presenza gli esami scritti di profitto e gli esami di laurea.

Questi mesi così duri ci hanno fatto vivere sulla nostra pelle il fatto che non c’è Università senza vita universitaria. Rapporti di amicizia, esperienze comuni e crescita personale sono tanto importanti quanto l’attività formativa in senso stretto. Questo è tanto più vero a Pavia: da secoli una città universitaria e che lo dovrà essere ancora più nel futuro con ulteriori infrastrutture e una maggior compenetrazione tra università e collegi. È un percorso da avviare se vogliamo effettivamente accogliere un numero maggiore di studenti.

Mi auguro che quanto predisposto dall’Ateneo con determinazione possa rivelarsi una buona soluzione per tornare subito ad una vita accademica il più possibile simile a quella che abbiamo sempre conosciuto.

Certo che questo forte desiderio di partecipazione sarà coniugato con un rigoroso rispetto delle norme sanitarie, vi auguro il miglior anno accademico possibile.

Francesco Svelto
Rettore dell’Università di Pavia”